Suicidio assistito, deciso il farmaco per il 43enne Mario
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Direttore: Alessandro Plateroti

Suicidio assistito, deciso il farmaco per il 43enne Mario 

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Deciso il farmaco per il suicidio assistito del 43enne marchigiano Mario, tetraplegico a causa di un incidente stradale avvenuto 10 anni fa.

Mario è un 43enne marchigiano tetraplegico da oltre dieci anni, a causa di un incidente stradale di cui è stato vittima. L’ospedale ha deciso quale farmaco somministrerà a Mario. Da più di un anno sta chiedendo allo Stato di poter accedere al suicidio medicalmente assistito in Italia. 

Il farmaco “è il Tiopentone Sodico”

Secondo l’Azienda sanitaria delle Marche, il farmaco da utilizzare “è il Tiopentone Sodico, che appare idoneo a garantire una morte rapida (minuti) e indolore.” Il “dosaggio non inferiore a 3-5 grammi per una persona adulta del peso di 70 kg. La modalità di somministrazione è quella dell’auto-somministrazione mediante infusione endovenosa”. 

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L’avvocata di Mario, Filomena Gallo – segretaria dell’Associazione Coscioni e componente del collegio legale che ha assistito il tetraplegico nella sua battaglia per il suicidio assistito – ha dichiarato che “Sarà lui a decidere come procedere. Sarà Mario a decidere come e quando procedere. La relazione del Comitato tecnico multidisciplinare dell’Asur (Azienda sanitaria unica regionale) Marche non prevede tempi. Il ruolo del Servizio sanitario nazionale regionale, che ha verificato la sussistenza dei requisiti previsti dalla Consulta, è finito”.  

L’avvocata Gallo e Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni hanno infine dichiarato: “La validazione del farmaco e delle modalità di auto-somministrazione crea finalmente un precedente.” E “consentirà, a coloro che si trovano e si troveranno in situazione simile a quella di Mario, di ottenere, se lo chiedono, l’aiuto alla morte volontaria. Senza dover più aspettare 18 mesi, subendo la tortura di una sofferenza insopportabile contro la propria volontà“. 

Durante le scorse settimane Mario aveva denunciato il Comitato e l’Asur Marche per il reato di tortura, ed anche per il reato di omissione di atti di ufficio e tutti i conseguenti reati riconducibili al caso. Mario ha deciso di procedere per via legale a causa dei continui ostruzionismi e omissioni. Mancava solo la scelta del farmaco per procedere, sospesa dopo il via libera del Comitato Etico regionale. 

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ultimo aggiornamento: 1 Agosto 2022 11:27

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